Stress, paura o ansia? Questo è il problema!
Questi tre termini vengono spesso utilizzati in modo interscambiabile e questo in effetti ha senso perché hanno un denominatore comune che è la percezione di pericolo.
Lo stress, come abbiamo già detto, deriva da situazioni di pericolo prolungato, da situazioni di allerta che durano nel tempo.
La paura è l’emozione che prova la zebra, per esempio, nel momento in cui si trova davanti un leone: la zebra ha paura perché in quel momento è in pericolo la sua stessa sopravvivenza. Il pericolo è reale, è lì davanti a lei.
L’ansia è un’emozione che noi proviamo quando il pericolo non è reale. Attenzione: il fatto che il pericolo non sia reale non significa che ce lo stiamo inventando, come spesso purtroppo viene detto alle persone che soffrono di ansia, ma vuol dire semplicemente che la mia sopravvivenza non è in pericolo, ma c’è in pericolo magari qualcos’altro.
Se io domani ho un colloquio di lavoro o un esame all’università è normale che abbia l’ansia, ma chiaramente non è in pericolo la mia sopravvivenza (per quanto il mio esame o il mio colloquio di lavoro vadano male!). Molto probabilmente il datore di lavoro o docente che mi sta facendo l’esame non mi sbraneranno come se fossero un leone, quindi ecco perché si dice che il pericolo non è reale: non è in pericolo la nostra sopravvivenza.
Purtroppo, il nostro cervello per alcuni aspetti è molto antico, quindi nel momento in cui etichettiamo qualcosa come pericolo e si innesca la reazione di attacco fuga, il nostro corpo si attiva per scappare il più velocemente possibile. Questa risposta di fuga dal pericolo è sicuramente la risposta più sensata nel caso della zebra che si trova davanti al leone e che ha come unica possibilità di sopravvivere quella di scappare. Nel caso in cui però io sia davanti ad un docente universitario, oppure davanti ad un datore di lavoro, chiaramente non è molto utile che io scappi via.
Per esempio, in questo momento molti di noi sono in ansia per la possibilità di poter contrarre il Coronavirus. In questo caso non solo correre non mi anzi è assolutamente meglio che io non corra… Visto che ci stanno dicendo tutti di non uscire a correre o a fare passeggiate, ma di rimanere in casa!
I motivi per cui possiamo avere ansia e preoccupazione possono essere tantissimi se pensiamo per esempio ai più comuni disturbi d’ansia e riprendiamo l’esempio della prestazione (quindi del colloquio di lavoro o dell’esame) possiamo avere paura di fare una figuraccia, di andare male. Possiamo aver paura di contrarre una malattia, come in questo periodo di poter contrarre il coronavirus, oppure incontrare altri tipi di malattie: un tumore o altre patologie di questo tipo. E queste sono la preoccupazione alla base del disturbo che una volta veniva chiamato ipocondria. Posso avere paura di alcune situazioni, o di alcuni luoghi, o di alcuni animali oppure posso per esempio avere paura di poter essere pedofilo o di poter provocare un danno dimenticandomi di spegnere il gas, come il caso del disturbo ossessivo-compulsivo.
Infine, possiamo avere paura di morire, nel senso di morire proprio in questo momento: di poter avere un infarto, di soffocare, di svenire, di perdere il controllo o di impazzire che sono le preoccupazioni principali che si verificano durante un attacco di panico.