L’insonnia è un disturbo molto molto diffuso: si stima che addirittura tra il 10 e il 15% della popolazione soffra di questo disturbo.
L’insonnia può presentarsi da sola o può presentarsi insieme ad altri disturbi, per esempio insieme ai disturbi depressivi o ai disturbi d’ansia. È facile intuire che se ho delle preoccupazioni, e vado a letto la sera con queste preoccupazioni in testa, sono in uno stato di attivazione psicofisiologica che non è compatibile con il rilassamento necessario per l’addormentamento.
Si considerano di solito tre tipi di insonnia:
- insonnia iniziale
- insonnia centrale
- insonnia tardiva
L’insonnia iniziale è caratterizzata da una difficoltà nell’addormentamento. Per difficoltà di addormentamento si intende un tempo necessario per addormentarsi maggiore di 20 o 30 minuti.
L’insonnia centrale è caratterizzata invece da frequenti risvegli durante la notte e conseguente difficoltà nel riaddormentamento. Anche in questo caso possiamo considerare più di 20 o 30 minuti per riaddormentarsi.
L’insonnia tardiva infine è caratterizzata da un risveglio precoce la mattina e quindi magari mi succede di svegliarmi più di mezz’ora prima dell’orario in cui vorrei svegliarmi, per esempio dell’orario in cui ho messo la sveglia.
Per poter fare diagnosi di insonnia è necessaria una difficoltà nell’addormentarsi e nel mantenere l’addormentamento, ma è necessario anche uno stato di insoddisfazione legata alla quantità o la qualità delle ore di sonno. L’insoddisfazione è solitamente legata alla compromissione del nostro funzionamento durante il giorno, quindi per esempio una compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o scolastico. Le conseguenze dell’insonnia riguardano quindi la compromissione del nostro funzionamento quotidiano: chi dorme poco, chi dorme male, funziona peggio sul lavoro o a scuola e questo può provocare incidenti sul lavoro o anche incidenti stradali.
L’insonnia ha dei costi sia personali che sociali anche legati al tipo di trattamento che viene utilizzato. Sappiamo che il trattamento principalmente utilizzato per l’insonnia è la farmacoterapia, in particolare farmaci che vengono chiamati benzodiazepine. La farmacoterapia funziona molto bene nel trattamento dell’insonnia soprattutto per quelle insonnie di breve durata.
Per quanto riguarda invece l’insonnia cronica, che dura da molto tempo, il trattamento cognitivo-comportamentale per l’insonnia si rivela più efficace della farmacoterapia, soprattutto sul lungo termine, senza avere nessun effetto collaterale.