Anche chi non ne aveva mai sofferto ha imparato a conoscerla in questi ultimi anni in cui il COVID è entrato nelle nostre vite e abbiamo iniziato a preoccuparci di quante persone ci fossero intorno a noi, o quanto vicini potessimo stare alle altre persone, o per quanto tempo lavarci le mani.
Di sicuro chi l’ha detto l’ansia non ce l’ha mai avuta davvero, o forse non ce l’ha mai avuta come ce l’hai tu. L’ansia è una sensazione di paura, di allarme, che tutti sperimentiamo. E ci serve per proteggerci dai pericoli. Ma a volte diventa “cattiva” e ci impedisce di fare tante cose che desideriamo fare.
A volte l’ansia ti impedisce di uscire a bere un aperitivo con gli amici o di andare al centro commerciale il sabato pomeriggio.
Oppure ti fa scappare di fronte ad un colloquio di lavoro perché l’idea di trovarti davanti a qualcuno che ti giudica ti fa andare nel pallone.
Ti fa battere il cuore così forte che sembra saltare fuori dalla gola o fuori dal petto, e ti fa pensare che tutti si stiano accorgendo che stai arrossendo, o che stai sudando, o che stai balbettando, o che stai tremando.
Ti abbassa sempre di più l’autostima.
L’ansia ti impedisce di dormire la sera perché tuo figlio è uscito con la macchina e non sai a che ora tornerà.
Ti tormenta pensando che i tuoi cari potrebbero morire. Sei una persona adulta, lo sai benissimo che i tuoi genitori non potranno vivere per sempre, ma il solo pensiero che un giorno non ci saranno più ti terrorizza: a volte lo sogni pure e ti svegli angosciato nel cuore della notte, incapace di riprendere sonno.
Le hai provate tutte, di giorno riesci a gestirla anche abbastanza bene, ma la notte è impossibile.
Ti rigiri per ore a preoccuparti di qualsiasi cosa.
Sei sul punto di svenire ogni volta che vai a fare un prelievo del sangue.
Oppure ti preoccupi eccessivamente di poter avere una malattia, una di quelle gravi tipo un tumore o la sclerosi multipla, che ti porta a fare visite mediche ed esami di ogni tipo, e ad essere preso in giro da familiari e amici che non fanno altro che dirti che è tutto nella tua testa e che sei solo ipocondriaco.
Passi le giornate a controllare il tuo corpo e consultare internet alla ricerca di una tranquillità che non trovi mai.
L’ansia ti impedisce di andare in nave o in aereo, e ti fa litigare col tuo partner perché non vuoi andare in vacanza in quel posto che desidera tanto vedere.
Non ti fa prendere nemmeno l’autostrada, a meno che non ci sia qualcuno con te. Preferisci fare quattro piani di scale a piedi solo per non stare qualche minuto in ascensore.
Ti tormenta con pensieri assurdi e che a volte diventa un altro problema che si chiama Disturbo Ossessivo Compulsivo .
Ti impedisce di vivere la vita che vuoi vivere, con la conseguenza che ti senti sempre più depresso. A volte diventa un vero e proprio attacco di panico.
L’ attacco di panico è la paura più intensa che si possa provare: la paura di morire, ma anche paura di soffocare o paura di svenire o paura di impazzire o paura di perdere il controllo, della propria mente o del proprio corpo.
Se hai avuto un attacco di panico, molto probabilmente hai iniziato ad aver paura di poterne avere un altro. E hai iniziato ad evitare alcune situazioni, come il luogo dove hai avuto l’attacco di panico la prima volta.
Hai iniziato a non guidare più da solo, e a farti accompagnare da qualcuno quando ti dovevi spostare.
Non sei più andato al centro commerciale o al cinema. Hai iniziato a tenere delle gocce per calmarti in borsa, a controllare ogni tanto il battito cardiaco, a fare spesso dei respiri profondi per rilassarti.
Cerchi di distrarti, chiedi rassicurazioni, provi a dirti che è tutto frutto della tua mente.
Il problema peggiora sempre di più, e ormai non fai praticamente nulla di quello che facevi prima. Ti senti giù di morale, perché non hai più una vita, e perché le persone intorno a te non ti capiscono.
“Anch’io una volta ho avuto gli attacchi di panico, ma poi li ho superati, basta solo un po’ di forza di volontà!”
Di sicuro hai un amico che ti ha detto così almeno una volta. E perchè mai tu non dovresti avere la volontà di uscirne?! Certo che è l’unica cosa che vorresti fare, e continui a dirti che vuoi “tornare quello di prima”, ma non capisci come fare. Anzi, più passa il tempo peggio stai: magari nel frattempo ti stanno venendo anche altri disturbi d’ansia o la depressione.