Quando si parla di attacchi di panico si parla spesso anche di iperventilazione. Che cos’è iperventilazione?
Come dice la parola stessa è una iperventilazione, una eccessiva respirazione. La respirazione può essere eccessiva a causa di due fattori: può essere eccessivamente veloce oppure può essere eccessivamente profonda. Spesso chi soffre di ansia o di attacchi di panico ha una respirazione sia eccessivamente veloce sia eccessivamente profonda. Il respiro tipico di chi soffre di ansia o di chi sta avendo un attacco di panico è proprio un respiro affannoso.
Ma che cosa succede nel nostro corpo quando stiamo iperventilando?
Per prima cosa dobbiamo capire che cosa succede nel nostro corpo quando respiriamo in maniera “normale”.
Con l’inspirazione facciamo entrare ossigeno nei polmoni; l’ossigeno grazie all’emoglobina viene portato nelle cellule di tutto il corpo. Io l’emoglobina a me la sono sempre immaginata come un bambino con uno zainetto di ossigeno che se ne va in giro per il corpo portando, appunto, il suo zainetto di ossigeno alle cellule che ne hanno bisogno. Nel momento in cui la cellula prende l’ossigeno dall’emoglobina rilascia una sostanza che possiamo definire di scarto che è l’anidride carbonica, che in condizioni normali viene eliminata attraverso l’espirazione. Questo è quello che succede nel momento in cui respiriamo diciamo così in maniera normale.
Cosa succede invece quando iperventiliamo?
Succede che inspiriamo in maniera più veloce e più profonda e quindi facciamo entrare molto ossigeno ed eliminiamo molta anidride carbonica. Questo significa che, almeno a livello dei polmoni, ci sarà tanto ossigeno e poca anidride carbonica. Questo fa in modo che le cellule non possono prendere l’ossigeno dall’emoglobina perché per prendere l’ossigeno c’è bisogno anche dell’anidride carbonica che, nel caso dell’iperventilazione, è troppo poca.
Quindi paradossalmente più la nostra respirazione si fa veloce e si fa profonda meno ossigeno potrà essere consegnato alle cellule del nostro corpo. Questo significa che ci saranno delle parti del nostro corpo in cui ci sarà appunto paradossalmente poco ossigeno (ad esempio alle mani o ai piedi oppure al cervello).
Questo provoca alcuni sintomi che sono alle mani e ai piedi delle sensazioni di intorpidimento oppure di formicolio, mentre nel caso del cervello i sintomi che provoca l’iperventilazione sono: vertigini, confusione mentale, sensazione di testa leggera o di sbandamento che guarda caso sono gli stessi sintomi dell’attacco di panico.
Viene prima l’iperventilazione o l’attacco di panico?
Viene prima l’uovo o la gallina?
Quello che sappiamo è che, molto spesso, le persone che hanno un attacco di panico iperventilano, cioè respirano in maniera troppo veloce e troppo profonda, e questo può peggiorare i sintomi dell’attacco di panico, se non addirittura scatenarli.