La serie televisiva Lie to me è stata prodotta in America tra il 2009 e il 2011.
Il protagonista è Cal Lightman (interpretato da Tim Roth), un esperto di comunicazione non verbale e linguaggio del corpo, scienziato che mette le sue conoscenze al servizio delle autorità e della giustizia e che spesso collabora con l’FBI.
La serie prende ispirazione dagli studi condotti dal dottor Paul Ekman, psicologo americano, diventato famoso per i suoi studi sulla comunicazione non verbale e delle micro-espressioni facciali. Sostiene che le espressioni facciali delle emozioni non dipendano dalla cultura di appartenenza ma derivino da fattori biologici, e siano dunque universali.
Ekman ha contribuito in modo notevole anche alla ricerca degli aspetti sociali che determinano le bugie o le ragioni per cui si verificano, ed è per questo che attualmente è considerato un esperto nel riconoscimento delle menzogne.
Questo ultimo aspetto è il fulcro centrale sul quale la serie televisiva si basa, infatti Cal Lightman utilizza questa sua abilità per riconoscere chi mente.
Ekman classificò le principali espressioni emotive di base in:
- Rabbia
- Paura
- Tristezza
- Gioia
- Sorpresa
- Disgusto
Successivamente arrivò ad ampliare la lista delle emozioni universali, individuandone ben 17, aggiungendo ad esempio il divertimento, l’imbarazzo, e il disprezzo. Ha dato il suo contributo come consulente per la realizzazione del cartone animato Inside Out, incentrato sulle sei emozioni universali.
Le emozioni cambiano il modo in cui vediamo il mondo e come interpretiamo le azioni altrui (Paul Ekman).
Mentre nella serie televisiva Lightman è colui che scopre le microespressioni, nella realtà Ekman non le ha scoperte, ma ha solo perfezionato e ampliato gli studi. Nel telefilm si parla delle ricerche fatte da Lightman in Papua Nuova Guinea che sono invece ispirate al vero periodo passato tra gli indigeni papuasi da Ekman.
Questo articolo è stato scritto da Silvia Riccò, tirocinante presso la Dritto al Punto nel 2020.