Organizza il tuo studio: la tecnica del pomodoro

La tecnica del pomodoro è una tecnica semplice ma molto efficace per organizzare la propria giornata di studio, e prende il nome dal timer che si usa in cucina, che ha spesso la forma di un pomodoro.

tecnica del pomodoro

Dopo aver pianificato cosa dobbiamo studiare nel lungo termine, ad esempio la sessione se siamo all’università, è utile organizzare la giornata di studio utilizzando questa tecnica in 3 semplici passaggi.

 

Step 1: conta i pomodori

Quante ore puoi (o vuoi) dedicare allo studio oggi? Mettiamo che tu possa studiare dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 17: in tutto 4 ore.

4 ore di studio = 4 pomodori.

Step 2: “affetta” i pomodori

Ogni pomodoro va “tagliato” in 3 parti: studio, pausa e ripasso. I tempi da dedicare a queste 3 attività sono più o meno:

  • 45 minuti: studio
  • 10 minuti: pausa
  • 5 minuti: ripasso del materiale studiato nei 45 minuti precedenti

 

Step 3: inizia!

Fai partire il timer e studia fino a quando non suona.

 

Il nostro cervello non è fatto per concentrarsi a lungo sulla stessa cosa: l’attenzione decade dopo circa 45 minuti e a quel punto iniziamo a distrarci. La tecnica del pomodoro ci permette,  in maniera semplice, di fare le pause che sono necessarie al nostro cervello per funzionare nel miglior modo possibile.

Un altro vantaggio della tecnica del pomodoro è che ci permette di pianificare meglio la nostra giornata di studio e di evitare quel “ho tutto il giorno per studiare” che a fine giornata si traduce inevitabilmente in un “ma dove c°#%o è finita la mia giornata?! Non ho studiato niente!” che ci deprime e ci demotiva.

Esistono diverse applicazioni per smartphone, scaricabili gratuitamente, che ti permettono di tenere il conto dei tuoi pomodori.

Last but not least: il nostro cervello non è nato per il multi-tasking: 45 minuti di studio devono essere 45 minuti di studio (tradotto: togli la suoneria! E non imbrogliare: togli anche la vibrazione e metti il telefono in un posto dove non puoi vederlo). Probabilmente il mondo può andare avanti anche senza di noi per tre quarti d’ora.