Mamma è papà tornano al lavoro: come dirlo ai bambini?

Il 4 maggio 2020, dopo numerose settimane passate a casa in quarantena, in molte famiglie avverrà un forte cambiamento. Gli adulti usciranno al mattino per andare al lavoro, mentre i bambini rimarranno a casa. Questo è solo l’ultimo esempio di tante situazioni in cui i bambini fanno esperienza di cambiamenti improvvisi.

Come vivono i bambini questi momenti di transizione?

 

 

Sappiamo che i bambini spesso sanno molte più cose di quanto noi immaginiamo.

Pensiamo ad esempio a come siano continuamente esposti alle conversazioni degli adulti, a quanto sentono in tv o alla radio. Però accade anche che spesso non si sentano autorizzati a parlare di questa mole di informazioni che hanno, se non è l’adulto per primo a porsi in una condizione di ascolto.

La mediazione dell’adulto nella comprensione delle informazioni per i bambini è fondamentale in quanto permette che il bambino non elabori da solo le informazioni ricevute. L’intervento dell’adulto è importante anche perché spesso accade che, se il bambino non ha sufficienti informazioni per comprendere una situazione, ricorre alla fantasia o ai ricordi di eventi passati per comprendere meglio, con il rischio  di immaginare scenari che potrebbero essere anche più spaventosi della realtà stessa.

Cerchiamo di vedere attraverso quattro piccoli consigli come poter aiutare i bambini nella comprensione dei cambiamenti improvvisi che accadano, come è successo il  4 maggio scorso.

  1. Chiediamo ai bambini che cosa hanno capito, che cosa avverrà nell’immediato futuro. La risposta dei bambini sarà il punto di partenza per una conversazione che permetterà loro di comprendere meglio la situazione.
  2. Diamo informazioni più concrete e veritiere possibile: non mentiamo ai bambini, anche se la verità sembra spaventosa, non inventiamo versioni più rassicuranti.
  3. Chiediamo ai bambini che cosa vogliono sapere rispetto a quanto accadrà. Spesso ci sono curiosità inimmaginabili per noi adulti, chiedere ci permetterà di scoprirle e poter colmare queste lacune. Altrimenti rischieremmo di parlare di cose che per i bambini sono di difficile comprensione o comunque lontane dalla loro idea di quanto accadrà.
  4. Chiudiamo la conversazione con una rassicurazione per i bambini, soprattutto quando il cambiamento comporta il fare qualcosa che è stato raccontato in passato come pericoloso e da evitare, come è successo per il Covid-19, o quando siamo in situazioni caratterizzate da incertezza. È importante spiegare che nonostante possa esserci un pericolo agiremo nel modo più adeguato per proteggerci il più possibile e affrontare la nuova situazione nella maniera più sicura possibile.

È sempre importante regolare la conversazione sulla base delle diverse età dei bambini: quanto più sono piccoli, tanto più efficace sarà una comunicazione molto concreta e breve. Se ci dilunghiamo in troppe spiegazioni rischiamo di perdere l’attenzione del bambino. Con i bambini più grandi si potrà rispondere ai dubbi espressi entrando in maggior profondità.