Me la faccio addosso dalla paura! Quanti di noi hanno usato questa espressione o l’hanno sentita usare da qualche altra persona?! In effetti è un’espressione che spesso utilizziamo e corrisponde ad un sintomo che effettivamente la maggior parte di noi sperimenta nel momento in cui viviamo una situazione di ansia, stress o tensione.
Nel momento in cui viviamo una situazione di ansia o paura, quello che succede nel nostro organismo è che si attiva la reazione di attacco o fuga, una reazione automatica molto antica, che ha permesso ai nostri antenati di riuscire a mettersi in salvo in maniera efficace di fronte ai pericoli. I pericoli per gli uomini primitivi potevano essere per esempio un animale feroce di fronte a loro che li minacciava. Quindi una delle migliori possibilità che avevano di salvarsi consisteva proprio nello scappare, nel fuggire dal pericolo.
Cosa c’entra tutto questo con il dover andare in bagno nel momento in cui viviamo una situazione di pericolo? Possiamo facilmente immaginare che per i nostri antenati doveva essere fondamentale essere il più veloce possibile nella fuga e possiamo anche capire quindi perché alleggerirsi di tutti i pesi inutili poteva essere assolutamente utile e funzionale. È evidente che il cibo già digerito è un peso inutile che ci può ostacolare, che ci può rallentare. È quindi utile eliminare questo peso in eccesso.
I pericoli che noi viviamo oggi sono diversi da quelli che vivevano i nostri antenati. Se ho un colloquio di lavoro e mi viene mal di pancia, questo chiaramente non è utile. È utile però interpretarlo correttamente capendo che in realtà è un sintomo dell’ansia e non di qualche altra patologia come spesso chi soffre d’ansia tende a pensare.
Un altro sintomo legato a questo, che spesso sperimentiamo quando viviamo una situazione di ansia, è la nausea. Anche questo è un sintomo che dà molto fastidio, e che spesso preoccupa chi ne soffre. La nausea è una conseguenza del fatto che la digestione si blocca. Riprendendo l’esempio degli uomini primitivi è evidente che se mi trovo di fronte ad una bestia feroce che mi sta per attaccare, e ho magari appena mangiato, non ho risorse sufficienti sia per scappare che per portare avanti la digestione. Quindi il nostro organismo preferisce interrompere la digestione, scappare e poi una volta che ci siamo messi in salvo, possiamo proseguire la digestione. Questo blocco della digestione fa sì che i succhi gastrici ristagnino nello stomaco e provoca proprio questa sensazione di nausea. Questo spiega anche perché quando siamo in ansia spesso sentiamo che abbiamo poca salivazione. La salivazione serve proprio per aiutare la digestione e di conseguenza se la digestione si blocca, la saliva non serve.
Tutti questi sintomi rientrano appunto in quella che abbiamo chiamato reazione di attacco o fuga. Sono sintomi assolutamente normali e fisiologici che tutti proviamo quando abbiamo paura, quando siamo in ansia e non sono quindi da temere. Possiamo aggiungere che sul lungo termine avere in continuazione questi sintomi può provocare quelli che spesso sono i disturbi legati all’ansia, come per esempio disturbi gastrointestinali.
Questo è certamente un buon motivo per imparare a gestire la propria ansia.